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Percorsi escursionistici

Percorsi escursionistici a Canazei e Campitello di Fassa

  • Il trekking delle leggende
  • From the Fuchiade Hut to Contrin Hut

II trekking

delle leggende

 

Il Trekking delle Leggende è un percorso escursionistico di circa 200 Km suddiviso in 9 tappe, che attraversa i territori delle valli di Fassa (tappa Rif. Fuciade – Contrin), Fiemme, e San Martino di Castrozza-Primiero-Vanoi, per conoscere e vivere le Dolomiti. Montagne incantate che hanno ispirato leggende di re, regine, gnomi e fate…al tramonto i raggi del sole sembrano infiammare le rocce dolomitiche, assumendo una calda colorazione rossastra. Questo è il fenomeno conosciuto come “Enrosadira”.
Il Trekking delle Leggende è il primo grande anello che si snoda lungo sentieri ben segnalati e collegati. Ammirerete il Lagorai, le Pale di San Martino, la Marmolada, il Sass Pordoi, le Torri del Sella, il Catinaccio ed il Latemar.
L’escursionista troverà strutture ricettive con servizi utili alle sue esigenze, come materiale e informazioni necessarie, per affrontare le camminate in sicurezza, guida alpina, packet lunch, transfer e trasporto bagagli. Inoltre è possibile scaricare sul proprio palmare le cartine digitali.

Dal rifugio Fuchiade

al Rifugio Contrin

Tempo di percorrenza 5/6 ore
Difficoltà: rossa

 

Inizio impegnativo dal Rifugio Fuciade, sul Passo San Pellegrino, attraverso un ripido e faticoso sentiero (segnavia 607), che in questo tratto
identifica l’Alta Via n. 2 delle Dolomiti – “Sentiero Italia”. Ci si arrampica nel cuore delle Cirelle, fino a raggiungere, l’omonimo Passo a quota 2683 m. Vista “sopra il cielo” con cime che superano i 3000 m.: il profilo unico delle
Pale di San Martino, la catena di Cima Uomo e il Col Ombert, Cima Ombrettola e Sass Vernel, mentre verso nord-est la Regina delle Dolomiti, la Marmolada. Siete nel cuore delle montagne ladine, attenzione, dietro ogni sasso potrebbe apparire uno dei protagonisti delle leggende che si raccontano.
Per fortuna la discesa è meno ripida. Un pò storditi da tanta bellezza seguiamo il sentiero 607 che attraversa ampi ghiaioni…prestiamo attenzione. Sotto il Sass Vernel si devia decisamente verso sinistra, scendendo verso il Rifugio Contrin (2016 m).

+ Il trekking delle leggende

II trekking

delle leggende

 

Il Trekking delle Leggende è un percorso escursionistico di circa 200 Km suddiviso in 9 tappe, che attraversa i territori delle valli di Fassa (tappa Rif. Fuciade – Contrin), Fiemme, e San Martino di Castrozza-Primiero-Vanoi, per conoscere e vivere le Dolomiti. Montagne incantate che hanno ispirato leggende di re, regine, gnomi e fate…al tramonto i raggi del sole sembrano infiammare le rocce dolomitiche, assumendo una calda colorazione rossastra. Questo è il fenomeno conosciuto come “Enrosadira”.
Il Trekking delle Leggende è il primo grande anello che si snoda lungo sentieri ben segnalati e collegati. Ammirerete il Lagorai, le Pale di San Martino, la Marmolada, il Sass Pordoi, le Torri del Sella, il Catinaccio ed il Latemar.
L’escursionista troverà strutture ricettive con servizi utili alle sue esigenze, come materiale e informazioni necessarie, per affrontare le camminate in sicurezza, guida alpina, packet lunch, transfer e trasporto bagagli. Inoltre è possibile scaricare sul proprio palmare le cartine digitali.

+ From the Fuchiade Hut to Contrin Hut

Dal rifugio Fuchiade

al Rifugio Contrin

Tempo di percorrenza 5/6 ore
Difficoltà: rossa

 

Inizio impegnativo dal Rifugio Fuciade, sul Passo San Pellegrino, attraverso un ripido e faticoso sentiero (segnavia 607), che in questo tratto
identifica l’Alta Via n. 2 delle Dolomiti – “Sentiero Italia”. Ci si arrampica nel cuore delle Cirelle, fino a raggiungere, l’omonimo Passo a quota 2683 m. Vista “sopra il cielo” con cime che superano i 3000 m.: il profilo unico delle
Pale di San Martino, la catena di Cima Uomo e il Col Ombert, Cima Ombrettola e Sass Vernel, mentre verso nord-est la Regina delle Dolomiti, la Marmolada. Siete nel cuore delle montagne ladine, attenzione, dietro ogni sasso potrebbe apparire uno dei protagonisti delle leggende che si raccontano.
Per fortuna la discesa è meno ripida. Un pò storditi da tanta bellezza seguiamo il sentiero 607 che attraversa ampi ghiaioni…prestiamo attenzione. Sotto il Sass Vernel si devia decisamente verso sinistra, scendendo verso il Rifugio Contrin (2016 m).

ITINERARI PER ESPERTI
Dal rifugio Contrin

  • From Contrin Hut
  • Dal rifugio Antermoia
  • Dalla cinca di Gardeccia
  • Naturalistic itinerary
  • Panoramic Viewpoints

Dal rifugio

Contrin

Tempo:6/7 h
Difficolta’:rossa

Dal Rifugio Contrin si risale per il sentiero 608, che in circa 1 ora porta al Passo San Nicolò. Possibilità di ristoro in rifugio. Proseguire verso dx per il sentiero 613, che conduce alla Forcia Neig e a Sella Brunech. Scendere in direzione conca del Ciampac, da dove si può raggiungere Alba di Canazei in funivia. Dalla stazione a valle della funivia si imbocca il sentiero 602, che si congiunge poi con il 605, il quale conduce fino al Passo Fedaia.

Dal rifugio

Antermoia

Tempo:5/6 h
Difficolta’:rossa

Dal Rifugio Antermoia, prendere il sentiero 584 e valicare il passo omonimo (2770 m). Si costeggia il versante occidentale del Catinaccio fino al Passo e al Rifugio Principe (2600 m). Continuare in direzione sud sul sentiero 584. Dopo un primo ripido tratto, seguire la Val del Vajolet fino ai rifugi Vajolet e Preuss (2246 m), da cui si ammirano le mitiche Torri del Vajolet e la parete est del Catinaccio. Qui alpinisti come Paul Preuss a Tita Piaz, hanno realizzato imprese divenute leggende.
Dopo 1 ora si raggiunge il Rifugio Re Alberto I (segnavia 542), dal quale si può ammirare il versante meridionale delle Torri del Vajolet. Tornati ai rifugi Vajolet e Preuss, seguendo il sentiero 546 si scende fino al Rifugio Gardeccia.

Dalla cinca

di Gardeccia

Tempo:4/5 h
Difficolta’:rossa

Dalla conca di Gardeccia si raggiunge il Ciampedie (segnavia 540), da dove si gode il panorama su tutta la Valle del Vajolet. Si prosegue per Prà Martin e poi per il Troi de le Feide (Sentiero delle Pecore) ai piedi delle Cigolade.
Raggiunta la Buja de Vael, si scende al Rifugio Roda de Vael. Il sentiero 548 scende fino al Passo Costalunga.
Alternativa. Proseguire per il sentiero 549 fino al monumento a Theodor Christomannos, ideatore della “Strada delle Dolomiti: Bolzano, Cortina, Dobbiaco”. Prendere il sentiero 539, fino al Rifugio Paolina. Da qui si scende al Passo Costalunga, raggiungibile con la seggiovia o percorrendo il sentiero 552.

Itinerario

Naturalistico

Un interessante e facile itinerario naturalistico è la zona del Ciampac dove si possono incontrare grandi varietà di piante e fiori, licheni e muschi. Lungo il percorso ci sono diversi punti di osservazione particolarmente interessanti per panorama, spunti geologici e minerali.
Come si arriva. Partendo da Alba di Canazei si prende la funivia che sale fino alla conca del Ciampac, a 2200 metri. Sul versante ovest si innalza la caratteristica montagna Crepa Neigra; il versante est è chiuso dall’ imponente Collacc. Un balcone naturale tra i più noti massicci dolomitici: il Gruppo del Sassolungo, il Gruppo del Sella, il Sass Pordoi e il Piz Boè, oltre ad altre cime di notevole interesse geologico. Il sentiero naturalistico si snoda tra massi e roccette, su pascoli e ghiaioni. Buon divertimento.

Punti

Panoramici

 

Sella Brunech a m 2428 dove possiamo ammirare la famosa Val Jumela,

Ferrata della Cresta Ovest della Marmolada, indicato anche per escursionisti non esperti . D’obbligo ovviamente l’attrezzatura completa da ferrata con imbragatura, casco, ramponi e piccozza…

Malga Contrin per assaggiare il formaggio prodotto dalla malga, e lo yogurt, davvero ottimi. La malga apre verso il 15 giugno e chiude a fine settembre.

Via ferrata dei finanzieri al Colacc. Nel cuore della conca del Ciampac

+ From Contrin Hut

Dal rifugio

Contrin

Tempo:6/7 h
Difficolta’:rossa

Dal Rifugio Contrin si risale per il sentiero 608, che in circa 1 ora porta al Passo San Nicolò. Possibilità di ristoro in rifugio. Proseguire verso dx per il sentiero 613, che conduce alla Forcia Neig e a Sella Brunech. Scendere in direzione conca del Ciampac, da dove si può raggiungere Alba di Canazei in funivia. Dalla stazione a valle della funivia si imbocca il sentiero 602, che si congiunge poi con il 605, il quale conduce fino al Passo Fedaia.

+ Dal rifugio Antermoia

Dal rifugio

Antermoia

Tempo:5/6 h
Difficolta’:rossa

Dal Rifugio Antermoia, prendere il sentiero 584 e valicare il passo omonimo (2770 m). Si costeggia il versante occidentale del Catinaccio fino al Passo e al Rifugio Principe (2600 m). Continuare in direzione sud sul sentiero 584. Dopo un primo ripido tratto, seguire la Val del Vajolet fino ai rifugi Vajolet e Preuss (2246 m), da cui si ammirano le mitiche Torri del Vajolet e la parete est del Catinaccio. Qui alpinisti come Paul Preuss a Tita Piaz, hanno realizzato imprese divenute leggende.
Dopo 1 ora si raggiunge il Rifugio Re Alberto I (segnavia 542), dal quale si può ammirare il versante meridionale delle Torri del Vajolet. Tornati ai rifugi Vajolet e Preuss, seguendo il sentiero 546 si scende fino al Rifugio Gardeccia.

+ Dalla cinca di Gardeccia

Dalla cinca

di Gardeccia

Tempo:4/5 h
Difficolta’:rossa

Dalla conca di Gardeccia si raggiunge il Ciampedie (segnavia 540), da dove si gode il panorama su tutta la Valle del Vajolet. Si prosegue per Prà Martin e poi per il Troi de le Feide (Sentiero delle Pecore) ai piedi delle Cigolade.
Raggiunta la Buja de Vael, si scende al Rifugio Roda de Vael. Il sentiero 548 scende fino al Passo Costalunga.
Alternativa. Proseguire per il sentiero 549 fino al monumento a Theodor Christomannos, ideatore della “Strada delle Dolomiti: Bolzano, Cortina, Dobbiaco”. Prendere il sentiero 539, fino al Rifugio Paolina. Da qui si scende al Passo Costalunga, raggiungibile con la seggiovia o percorrendo il sentiero 552.

+ Naturalistic itinerary

Itinerario

Naturalistico

Un interessante e facile itinerario naturalistico è la zona del Ciampac dove si possono incontrare grandi varietà di piante e fiori, licheni e muschi. Lungo il percorso ci sono diversi punti di osservazione particolarmente interessanti per panorama, spunti geologici e minerali.
Come si arriva. Partendo da Alba di Canazei si prende la funivia che sale fino alla conca del Ciampac, a 2200 metri. Sul versante ovest si innalza la caratteristica montagna Crepa Neigra; il versante est è chiuso dall’ imponente Collacc. Un balcone naturale tra i più noti massicci dolomitici: il Gruppo del Sassolungo, il Gruppo del Sella, il Sass Pordoi e il Piz Boè, oltre ad altre cime di notevole interesse geologico. Il sentiero naturalistico si snoda tra massi e roccette, su pascoli e ghiaioni. Buon divertimento.

+ Panoramic Viewpoints

Punti

Panoramici

 

Sella Brunech a m 2428 dove possiamo ammirare la famosa Val Jumela,

Ferrata della Cresta Ovest della Marmolada, indicato anche per escursionisti non esperti . D’obbligo ovviamente l’attrezzatura completa da ferrata con imbragatura, casco, ramponi e piccozza…

Malga Contrin per assaggiare il formaggio prodotto dalla malga, e lo yogurt, davvero ottimi. La malga apre verso il 15 giugno e chiude a fine settembre.

Via ferrata dei finanzieri al Colacc. Nel cuore della conca del Ciampac

  • Gran Vernel
  • Passo Duron
  • Gruppo del Sassolungo
  • Sentiero attrezzato 0. Schuster al Sassopiatto

Gran Vernel

Il Gran Vernel si trova a quota 3210 metri, al cospetto della Marmolada, nei pressi di Punta Penia. L’itinerario che porta alla sua cima è molto lungo e faticoso, richiedendo circa 5 ore per la sola andata. Si parte dal Passo Fedaia e si giunge sotto al Pian dei Fiacconi. Inizio subito impegnativo, bisogna prestare attenzione. La salita è poco sicura, ma di scarsa difficoltà. Concentrazione sul canalone di forcella Marmolada e sul faticoso ghiaione che porta a forcella Vernel, tra il Gran e il Piccolo Vernel.

Passo Duron

La Val Duron ha origine tra il Passo Duron (2168m) e il Monte Spiz (2684m) e si estende tra colli erbosi, cullata fra le cime del Sassolungo (3181m) a nord e i vasti altipiani rocciosi del Catinaccio d’Antermoia (3004m) a sud. Il fondo della valle si presenta abbastanza ripido.
Partendo da Campitello di Fassa, per via Rodella e via Col, raggiungiamo la località di Pian. Proseguiamo fino a immettersi sulla forestale 532 che sale, molto più ripida, fino al Rifugio Micheluzzi (1860m). circa 1.40 ore di cammino. Subito dopo, deviando sulla sinistra, il percorso diventa facile e costeggia il rio Duron, fino allo sterrato da dove riparte la salita.
Superata la Malga Docoldaura, proseguire fino a raggiungere il Passo Duron, a quota 2204. Di qui si entra nel Parco Naturale dello Sciliar, nell’Alpe di Siusi, e si può raggiungere in poco tempo il Rifugio Molignon. Il ritorno a valle avviene per lo stesso percorso dell’andata, evitando la deviazione per Pian e scendendo direttamente su Campitello lungo la forestale 532. Per chi parte da Canazei, è possibile raggiungere la frazione di Pian imboccando diret tamente il nuovo sentiero a monte dell’hotel Caminetto, alla periferia sud del paese.
Variante. Dal Rifugio Micheluzzi, prendere sulla destra il sentiero 533 che si inerpica fino al sentiero Federico Augusto nei pressi del Giogo di Fassa, dove sorge il Rifugio Sassopiatto (2297 m, h 1 dal Rifugio Micheluzzi), in vista dell’incredibilmente uniforme piano inclinato che porta facilmente in cima al Sassopiatto (2964 m).

Gruppo del

Sassolungo

Quando si parla di escursioni sul Sassolungo viene normale parlare anche del gruppo del Sella, per la loro estrema vicinanza e per la coincidenza dei punti di partenza. Se li osserviamo, invece, non si potrebbero immaginare due gruppi più diversi: tanto è raccolto e ardito il Gruppo del Sassolungo (3181 m), quanto è massiccio il Gruppo di Sella (dominato dal Piz Boè, 3151 m). L’unione tra i due la determina l’ampia insellatura del Passo Sella (2220 m), che mette in comunicazione le valli ladine di Fassa e Gardena.
Agli estremi del Gruppo del Sassolungo ci sono il Passo Duròn (2168 m), che lo separa dal Catinaccio, e, verso Nord, il vasto altipiano prativo dell’Alpe di Siusi (circa 2000 m). Il Gruppo di Sella, invece, sopra Canazei, oltre che dall’omonimo passo, è limitato dal Passo Gardena (2115 m, Gruppo del Puèz), dal Passo di Campolongo (1875 m, Col di Lana) e dal Passo Pordòi (2239 m, Gruppo della Marmolada).
Tramite la via ferrata Oskar Schuster si raggiunge la cima del Sassopiatto. Tutte le altre vette sono raggiungibili solo per vie alpinistiche.
Il sentiero che circonda il gruppo, è semplice, percorribile in 4-5 ore con partenza dal Passo Sella, passando per i rifugi Emilio Comici (2140 m), Vicenza (2250 m), Sassopiatto (2300 m), Sandro Pertini e August. Il dislivello complessivo di questa escursione è di circa 200 metri.
Dal passo Sella o dal rifugio Vicenza è possibile raggiungere la forcella del Sassolungo (2681 m), dove sorge il Rifugio Demetz. Una cabinovia lo collega al Passo Sella.

Sentiero attrezzato

0. Schuster al Sassopiatto

Punto di partenza di questa impegnativa escursione, di circa 7 ore, è il Rifugio Demetz (2681 m) alla Forcella del Sassolungo, raggiungibile dal Passo Sella (2174 m) in due modi:
1.con la cabinovia in partenza dal passo;
2.attraverso il sentiero 525 che segue il percorso della cabinovia. Tempo h 1.15 (sconsigliato).
Dal Rifugio Demetz si prende quindi il sentiero 525 che inizia a discendere il Vallone del Sassolungo, con veduta delle verticali pareti del Campanile di Venere (2987 m), alla vostra destra. Il Rifugio Vicenza si raggiunge con breve pianeggiante traversata in 45 minuti (2252 m). Il punto di attacco del Sentiero Attrezzato Oscar Schuster si raggiunge in 1 ora e 40 circa. Dopo circa 1 ora di salita, si tocca la Forcella delle Torri (2730 m). La Cima di Mezzo del Sassopiatto in 3.40 ore(2955 m), dove sorge anche una croce metallica. Dalla cima si scende per la traccia evidente che si abbassa sul versante occidentale, fino a precedere il Rifugio Sassopiatto; di qui si può raggiungere il rifugio, oppure deviare a sinistra per una verde valletta che consente di incrociare il sentiero 4 (“Federico Augusto”) già oltre il rifugio. Buon divertimento!
Vale la pena perché…Dalla terrazza del rifugio, sulla Forcella del Sassolungo si gode già di una splendida vista sui prati del Passo Sella e sul Ghiacciaio della Marmolada. Le pareti dello Spallone del Sassolungo (3069 m, a Nord Est) e della Punta delle Cinque Dita (2996 m, a Sud Ovest). Sul versante opposto, il Vallone del Sassolungo,

+ Gran Vernel

Gran Vernel

Il Gran Vernel si trova a quota 3210 metri, al cospetto della Marmolada, nei pressi di Punta Penia. L’itinerario che porta alla sua cima è molto lungo e faticoso, richiedendo circa 5 ore per la sola andata. Si parte dal Passo Fedaia e si giunge sotto al Pian dei Fiacconi. Inizio subito impegnativo, bisogna prestare attenzione. La salita è poco sicura, ma di scarsa difficoltà. Concentrazione sul canalone di forcella Marmolada e sul faticoso ghiaione che porta a forcella Vernel, tra il Gran e il Piccolo Vernel.

+ Passo Duron

Passo Duron

La Val Duron ha origine tra il Passo Duron (2168m) e il Monte Spiz (2684m) e si estende tra colli erbosi, cullata fra le cime del Sassolungo (3181m) a nord e i vasti altipiani rocciosi del Catinaccio d’Antermoia (3004m) a sud. Il fondo della valle si presenta abbastanza ripido.
Partendo da Campitello di Fassa, per via Rodella e via Col, raggiungiamo la località di Pian. Proseguiamo fino a immettersi sulla forestale 532 che sale, molto più ripida, fino al Rifugio Micheluzzi (1860m). circa 1.40 ore di cammino. Subito dopo, deviando sulla sinistra, il percorso diventa facile e costeggia il rio Duron, fino allo sterrato da dove riparte la salita.
Superata la Malga Docoldaura, proseguire fino a raggiungere il Passo Duron, a quota 2204. Di qui si entra nel Parco Naturale dello Sciliar, nell’Alpe di Siusi, e si può raggiungere in poco tempo il Rifugio Molignon. Il ritorno a valle avviene per lo stesso percorso dell’andata, evitando la deviazione per Pian e scendendo direttamente su Campitello lungo la forestale 532. Per chi parte da Canazei, è possibile raggiungere la frazione di Pian imboccando diret tamente il nuovo sentiero a monte dell’hotel Caminetto, alla periferia sud del paese.
Variante. Dal Rifugio Micheluzzi, prendere sulla destra il sentiero 533 che si inerpica fino al sentiero Federico Augusto nei pressi del Giogo di Fassa, dove sorge il Rifugio Sassopiatto (2297 m, h 1 dal Rifugio Micheluzzi), in vista dell’incredibilmente uniforme piano inclinato che porta facilmente in cima al Sassopiatto (2964 m).

+ Gruppo del Sassolungo

Gruppo del

Sassolungo

Quando si parla di escursioni sul Sassolungo viene normale parlare anche del gruppo del Sella, per la loro estrema vicinanza e per la coincidenza dei punti di partenza. Se li osserviamo, invece, non si potrebbero immaginare due gruppi più diversi: tanto è raccolto e ardito il Gruppo del Sassolungo (3181 m), quanto è massiccio il Gruppo di Sella (dominato dal Piz Boè, 3151 m). L’unione tra i due la determina l’ampia insellatura del Passo Sella (2220 m), che mette in comunicazione le valli ladine di Fassa e Gardena.
Agli estremi del Gruppo del Sassolungo ci sono il Passo Duròn (2168 m), che lo separa dal Catinaccio, e, verso Nord, il vasto altipiano prativo dell’Alpe di Siusi (circa 2000 m). Il Gruppo di Sella, invece, sopra Canazei, oltre che dall’omonimo passo, è limitato dal Passo Gardena (2115 m, Gruppo del Puèz), dal Passo di Campolongo (1875 m, Col di Lana) e dal Passo Pordòi (2239 m, Gruppo della Marmolada).
Tramite la via ferrata Oskar Schuster si raggiunge la cima del Sassopiatto. Tutte le altre vette sono raggiungibili solo per vie alpinistiche.
Il sentiero che circonda il gruppo, è semplice, percorribile in 4-5 ore con partenza dal Passo Sella, passando per i rifugi Emilio Comici (2140 m), Vicenza (2250 m), Sassopiatto (2300 m), Sandro Pertini e August. Il dislivello complessivo di questa escursione è di circa 200 metri.
Dal passo Sella o dal rifugio Vicenza è possibile raggiungere la forcella del Sassolungo (2681 m), dove sorge il Rifugio Demetz. Una cabinovia lo collega al Passo Sella.

+ Sentiero attrezzato 0. Schuster al Sassopiatto

Sentiero attrezzato

0. Schuster al Sassopiatto

Punto di partenza di questa impegnativa escursione, di circa 7 ore, è il Rifugio Demetz (2681 m) alla Forcella del Sassolungo, raggiungibile dal Passo Sella (2174 m) in due modi:
1.con la cabinovia in partenza dal passo;
2.attraverso il sentiero 525 che segue il percorso della cabinovia. Tempo h 1.15 (sconsigliato).
Dal Rifugio Demetz si prende quindi il sentiero 525 che inizia a discendere il Vallone del Sassolungo, con veduta delle verticali pareti del Campanile di Venere (2987 m), alla vostra destra. Il Rifugio Vicenza si raggiunge con breve pianeggiante traversata in 45 minuti (2252 m). Il punto di attacco del Sentiero Attrezzato Oscar Schuster si raggiunge in 1 ora e 40 circa. Dopo circa 1 ora di salita, si tocca la Forcella delle Torri (2730 m). La Cima di Mezzo del Sassopiatto in 3.40 ore(2955 m), dove sorge anche una croce metallica. Dalla cima si scende per la traccia evidente che si abbassa sul versante occidentale, fino a precedere il Rifugio Sassopiatto; di qui si può raggiungere il rifugio, oppure deviare a sinistra per una verde valletta che consente di incrociare il sentiero 4 (“Federico Augusto”) già oltre il rifugio. Buon divertimento!
Vale la pena perché…Dalla terrazza del rifugio, sulla Forcella del Sassolungo si gode già di una splendida vista sui prati del Passo Sella e sul Ghiacciaio della Marmolada. Le pareti dello Spallone del Sassolungo (3069 m, a Nord Est) e della Punta delle Cinque Dita (2996 m, a Sud Ovest). Sul versante opposto, il Vallone del Sassolungo,

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